Carissimi lettori,
ormai l'autunno è avviato; siamo stati con gioia a passeggiare nei boschi, a raccogliere i funghi e ci restano le castagne per il resto di ottobre sperando che le incognite della seconda ondata del Covid 19 non ci comportino nuove restrizioni e limiti di movimento.
Vi ho parlato recentemente del Dodstadning, letteralmente “la pulizia della morte” o più semplicemente l'abitudine nordica di sistemare la propria vita al fine di facilitare quelle degli altri. Bene, a proposito di Dodstadning, sicuramente un’azione terapeutica e funzionale sia per noi che per gli altri, è utile sapere che questa pratica potrebbe aiutarci anche a “sopravvivere” al cosiddetto Sammelwut, ossia l'ossessione compulsiva di collezionare vari oggetti incluso documenti, riviste e libri con particolare attenzione a questi ultimi perché in grado di rappresentare veri e propri pezzi del proprio passato da cui risulta difficile liberarsi.
Come fare, quindi, in questi casi?
Per quanto riguarda i documenti
di casa, sappiate
che esistono dei tempi massimi, di
solito dieci anni, entro cui è consigliato conservarli. Alla
fine di questi limiti di tempo però, sarebbe utile liberarsene e sono sicura
che proverete - com'è stato anche per me – un gran piacere nel buttare “malloppi
e malloppi” cartacei con l’unica preoccupazione di intasare il bidone bianco
della carta (operazione peraltro dilazionabile a più riprese).
Per quanto riguarda invece i libri, consiglierei di conservare solo quei pochi a cui teniamo veramente e di donare gli altri a biblioteche minori, bancarelle e case di riposo, luoghi dove sicuramente troveranno nuova vita. Soluzione ancora migliore sarebbe quella di porre i libri nelle cosiddette cassette di "scambio libri" che si trovano ormai in quasi tutte le piazze e i giardini delle nostre città: anche qui, sicuramente, i nostri vecchi libri saranno più utili che a noi.
Lo stesso dicasi delle foto, che consiglierei di eliminare nel caso in cui siano superflue, brutte o comunque non collegate a ricordi e momenti importanti della nostra vita. Le più belle suggerirei di metterle in ordine dentro ad un Album di Famiglia cronologico. Io ne regalai a suo tempo uno a mia mamma per il suo 80 ° compleanno e ricordo che apprezzò molto alcune foto di lei bambina più il Passaporto originale del 1892 che suo padre aveva usato per passare dalla Romagna alla Liguria! Questo però è un documento storico che anch'io terrò per mostrare ai nipoti.
Che ne pensate?
In attesa di commenti e
suggerimenti, un caro saluto!
Clelia
Clelia
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