lunedì 4 maggio 2020

(RI)COSTRUIRSI UN FUTURO - Parte 1 - nella fase DUE


Carissimi lettori,

abbiamo quasi completato il secondo mese di quarantena e possiamo fare qualche riflessione sul futuro che questa imprevista emergenza Coronavirus vedrà nell'auspicata fase 2.

Nei giorni scorsi è venuto a mancare a 82 anni il Prof. Carlo Vergani, illustre gerontologo milanese, lo studioso della nuova longevità. Fondatore nel 1987 della prima divisione geriatrica in Italia, ripeteva a pazienti ed allievi: "non basta vivere a lungo, si deve vivere meglio."  Si è sempre battuto per la vecchiaia positiva, per una longevità intesa come risorsa e non come problema. Aggiungeva inoltre, nel suo libro ANCORA GIOVANI PER ESSERE VECCHI, che bisogna darsi sempre dei traguardi perché la vecchiaia è la soglia di una nuova avventura. L’imperativo è quindi, in ogni caso, invecchiare bene.


Peccato che il Covid 19 se lo sia portato via, ma gli dobbiamo tutti - almeno noi che abbiamo cessato il lavoro per andare in pensione - qualche sforzo in più per rendere questo lungo periodo di quarantena l'inizio di cambiamenti effettivi e duraturi.

Io credo che questi mesi di clausura ci abbiano cambiato notevolmente, facendo aumentare la nostra responsabilità su diversi ambiti e facendoci modificare diverse abitudini. Innanzitutto, abbiamo sicuramente posto maggiore attenzione allo stare bene senza danneggiare gli altri, una cosa che prima non era così scontata... 


...abbiamo rivalutato la piccola distribuzione, tante volte privilegiando i negozietti in prossimità della propria casa grazie a cui, non dobbiamo dimenticarlo, siamo riusciti ad evitare le lunghe code ai supermercati. 

Infine, abbiamo imparato ad allenarci con esercizi domestici nelle varie forme proposte su Internet e tanto altro, mettendo comunque al centro il benessere fisico della persona.

Come possiamo noi anziani fare in modo di vivere meglio, seppur invecchiando? E fortunati sono coloro che hanno questo problema godendo di una pensione decorosa ...

Porrei poi l'attenzione sul fattore TEMPO: in pochi giorni ci è cambiata la vita, abbiamo avuto modo di fare faccende di casa che avevamo tralasciato da anni, siamo riusciti persino a rivedere le nostre priorità. Ora quello che dobbiamo fare è pensare a come ri-costruirsi un futuro, un futuro senza dubbio diverso da prima ma che, forse, ci farà godere ancora di più delle piccole cose. Quanto potremo apprezzare ora una passeggiata nel verde o una camminata sulla spiaggia? Sicuramente molto più di prima!  




Dopo questa terribile crisi sanitaria, economica e sociale, sono sempre più convinta che ogni minuto futuro sarà vissuto in maniera più consapevole, facendo con gioia quanto sarà via via concesso, consci che stiamo superando un evento epocale che ridimensiona ogni piccolo problema che magari prima ci crucciava.

Cosa ne pensate? Attendo vostre risposte che spero arrivino numerose!
Alla prossima! 

Clelia

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